domenica 31 ottobre 2010

WHITSUNDAY CRUISE...UN SOGNO IN MARE APERTO

Eccoci tornati!!
Siamo mancati per qualche giorno da quando abbiamo lasciato la foresta e il Far North Queensland per arrivare dopo 2 giorni di viaggio on the road ad Airlie Beach. Questa località sorge su una piccola penisoletta sul mare da cui si può partire per andare a visitare le 74 isole Whitsunday, ovvero di Pentecoste, così battezzate dall'onnipresente Capitano Cook che le circumnavigò proprio in occasione di questa ricorrenza.



Noi abbiamo optato per una crociera su una barca a vela da 14 posti che è partita sabato 30 alle 8 per fare rientro domenica 31 alle 16.
L'esperienza è stata incredibile, il primo giorno, mentre veleggiavamo il Capitano Locky ci ha fatto sedere intorno a lui mentre timonava e ognuno di noi doveva presentarsi, dicendo nome e paese di provenienza, giusto per rompere il ghiaccio. Abbiamo quindi scoperto di essere in compagnia di Christine e Thomas dalla Germania, rinominati il dinamico duo a causa della loro spiccata vitalità...ma dove!!!, poi Marissa e Jordan dal Canada, gli innamorati della love boat, poi Carol e Brian , detti i "Vezzi " dal Galles, per la loro non più tanto giovane età, (lei in un momento di confidenza ci ha informato che non riesce proprio a digerire le salsicce italiane troppo grasse..detto da una che a colazione si spara da un secolo fagioli, bacon, uova e salsiccia, non è male!) poi Claudia e Rafael dalla Svizzera, la perfida Judy e Bill il croato dal Canada, detti i " mezzi Vezzi"e poi la nostra figlioletta acquisita, Valeria da Milano, una ragazza di 24 anni, da sei mesi in giro per l'Australia, veramente cucciola, che abbiamo adottato per questi 2 giorni di navigazione.



Quindi, una volta presentato l'equipaggio, abbiamo navigato in mare aperto con le vele spiegate e ci siamo fermati a fare snorkeling a Dumbell Island, con le nostre tutine azzurre in licra (per proteggerci dalle piccole meduse che ognitanto ci nuotavano davanti), che ci sono valse il nome di Teletubbies Crew.

Nel frattempo Rebecca, anche detta Becca, ci ha preparato il pranzo a base di torte salate e una terribile fusillata al pesto con olive ripiene..bleahhhh!!
Abbiamo quindi ripreso il mare verso la meta principale della crociera, la meravigliosa Whitehaven beach, eletta la 2° spiaggia più bella al mondo che tutti attendevamo con ansia di vedere e nel frattempo ci siamo spaparanzati sul deck a prendere il sole.



Arrivati a destinazione abbiamo prima raggiunto il lookout dove abbiamo ammirato dall'alto la spiaggia silicea dei nostri sogni e poi siamo corsi ad affondare i piedi in quella farina bianca e soffice felici come bambini.
Ovviamente l'amico qua sopra, grande come una mano, ha talmente spaventato la ciurma da velocizzare l'arrivo sulla spiaggia di questo paradiso!!



La sensazione sotto i piedi è indescrivibile, questa sabbia è veramente finissima e purissima, e quando cammini, fa attrito perciò si sente un rumore di squiisshh sotto i piedi..non so come dire..si sgomma..bah..andateci e sentitevelo!!


Siamo stati fino al tramonto, e non ce ne saremmo più andati..ma anche il ritorno in gommone fino alla barca non è stato male..intorno a noi, spuntavano i capoccioni dei dugonghi e mentre sorseggiavamo il nostro vino bianco australiano sul ponte abbiamo avvistato una tartaruga che nuotava verso il sole che scompariva..mooolta poesiaaaa!!!







Il capitano ci ha regalato una bella grigliata con verdure e mentre il vecchiume della ciurma russava della grossa sottocoperta a prua, e le coppiette si ritiravano nelle rispettive cabine, i soliti tiratardi a sparar cazzate sul ponte sotto un cielo puntellato di centinaia di stelle eravamo noi italiani..
La mattina dopo, colazione tremebonda a base di uova e vegemite, una schifezza australiana a base di lievito e forse qualche lontano ricordo di verdura salatissima, che abbiamo saltato preferendo biscotti e latte.
Non sono neanche le 9 che il capitano ferma la Waltzing Matilda, la nostra barca (che è anche il nome della più antica e conosciuta canzone australiana), per farci fare una capatina all'isola dei Coralli..coperta interamente da coralli di varie forma e dimensione, che abbiamo saccheggiato e depredato sperando di non essere poi arrestati...

 

anche qua ci tocca lo snorkeling ma la barriera non è certo ai livelli di quella di Angincourt reef, perciò dopo un pò di perlustrazione, via la tutina da Teletubbies e si ritorna  a veleggiare verso Hook Island, dove ci attende una piscina di acqua salata con un uccello dalle gambe lunghe che ci sorveglia dal bordo ed entra ed esce dal bar come se fosse di casa.
Facciamo l'ultimo pranzo a bordo e poi il capitano decide di mettere alla prova i nostri stomaci, ma le mie scarse conoscenze sulla vela e sulle regate mi impediscono di descrivervi in maniera ottimale cosa succede...perciò..immaginatevelo e tanti saluti....

ciaoo

3 commenti:

  1. Ciao!!ma che bei posti.....qui ci domandavamo...ma cosa fà Valeria per potersi permettere 6 mesi in giro per l'Australia?a 24 anni?(domanda di Andrea che sicuramente stà rosicando e non poco!!)
    Ciao e godetevela che qui piove e fà freddo!!!!!

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  2. Siamo o non siamo i vostri fans più affezionati?!!!tutta la Grilla vi abbraccia!!!

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  3. Ma che viaggio meraviglioso che state facendo!!! E che report strepitoso!!! Grazie per farci sognare insieme a voi!!!
    Un abbraccio forte e a presto!
    Raffa, Luigi e Lucrezia

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