domenica 31 ottobre 2010

WHITSUNDAY CRUISE...UN SOGNO IN MARE APERTO

Eccoci tornati!!
Siamo mancati per qualche giorno da quando abbiamo lasciato la foresta e il Far North Queensland per arrivare dopo 2 giorni di viaggio on the road ad Airlie Beach. Questa località sorge su una piccola penisoletta sul mare da cui si può partire per andare a visitare le 74 isole Whitsunday, ovvero di Pentecoste, così battezzate dall'onnipresente Capitano Cook che le circumnavigò proprio in occasione di questa ricorrenza.



Noi abbiamo optato per una crociera su una barca a vela da 14 posti che è partita sabato 30 alle 8 per fare rientro domenica 31 alle 16.
L'esperienza è stata incredibile, il primo giorno, mentre veleggiavamo il Capitano Locky ci ha fatto sedere intorno a lui mentre timonava e ognuno di noi doveva presentarsi, dicendo nome e paese di provenienza, giusto per rompere il ghiaccio. Abbiamo quindi scoperto di essere in compagnia di Christine e Thomas dalla Germania, rinominati il dinamico duo a causa della loro spiccata vitalità...ma dove!!!, poi Marissa e Jordan dal Canada, gli innamorati della love boat, poi Carol e Brian , detti i "Vezzi " dal Galles, per la loro non più tanto giovane età, (lei in un momento di confidenza ci ha informato che non riesce proprio a digerire le salsicce italiane troppo grasse..detto da una che a colazione si spara da un secolo fagioli, bacon, uova e salsiccia, non è male!) poi Claudia e Rafael dalla Svizzera, la perfida Judy e Bill il croato dal Canada, detti i " mezzi Vezzi"e poi la nostra figlioletta acquisita, Valeria da Milano, una ragazza di 24 anni, da sei mesi in giro per l'Australia, veramente cucciola, che abbiamo adottato per questi 2 giorni di navigazione.



Quindi, una volta presentato l'equipaggio, abbiamo navigato in mare aperto con le vele spiegate e ci siamo fermati a fare snorkeling a Dumbell Island, con le nostre tutine azzurre in licra (per proteggerci dalle piccole meduse che ognitanto ci nuotavano davanti), che ci sono valse il nome di Teletubbies Crew.

Nel frattempo Rebecca, anche detta Becca, ci ha preparato il pranzo a base di torte salate e una terribile fusillata al pesto con olive ripiene..bleahhhh!!
Abbiamo quindi ripreso il mare verso la meta principale della crociera, la meravigliosa Whitehaven beach, eletta la 2° spiaggia più bella al mondo che tutti attendevamo con ansia di vedere e nel frattempo ci siamo spaparanzati sul deck a prendere il sole.



Arrivati a destinazione abbiamo prima raggiunto il lookout dove abbiamo ammirato dall'alto la spiaggia silicea dei nostri sogni e poi siamo corsi ad affondare i piedi in quella farina bianca e soffice felici come bambini.
Ovviamente l'amico qua sopra, grande come una mano, ha talmente spaventato la ciurma da velocizzare l'arrivo sulla spiaggia di questo paradiso!!



La sensazione sotto i piedi è indescrivibile, questa sabbia è veramente finissima e purissima, e quando cammini, fa attrito perciò si sente un rumore di squiisshh sotto i piedi..non so come dire..si sgomma..bah..andateci e sentitevelo!!


Siamo stati fino al tramonto, e non ce ne saremmo più andati..ma anche il ritorno in gommone fino alla barca non è stato male..intorno a noi, spuntavano i capoccioni dei dugonghi e mentre sorseggiavamo il nostro vino bianco australiano sul ponte abbiamo avvistato una tartaruga che nuotava verso il sole che scompariva..mooolta poesiaaaa!!!







Il capitano ci ha regalato una bella grigliata con verdure e mentre il vecchiume della ciurma russava della grossa sottocoperta a prua, e le coppiette si ritiravano nelle rispettive cabine, i soliti tiratardi a sparar cazzate sul ponte sotto un cielo puntellato di centinaia di stelle eravamo noi italiani..
La mattina dopo, colazione tremebonda a base di uova e vegemite, una schifezza australiana a base di lievito e forse qualche lontano ricordo di verdura salatissima, che abbiamo saltato preferendo biscotti e latte.
Non sono neanche le 9 che il capitano ferma la Waltzing Matilda, la nostra barca (che è anche il nome della più antica e conosciuta canzone australiana), per farci fare una capatina all'isola dei Coralli..coperta interamente da coralli di varie forma e dimensione, che abbiamo saccheggiato e depredato sperando di non essere poi arrestati...

 

anche qua ci tocca lo snorkeling ma la barriera non è certo ai livelli di quella di Angincourt reef, perciò dopo un pò di perlustrazione, via la tutina da Teletubbies e si ritorna  a veleggiare verso Hook Island, dove ci attende una piscina di acqua salata con un uccello dalle gambe lunghe che ci sorveglia dal bordo ed entra ed esce dal bar come se fosse di casa.
Facciamo l'ultimo pranzo a bordo e poi il capitano decide di mettere alla prova i nostri stomaci, ma le mie scarse conoscenze sulla vela e sulle regate mi impediscono di descrivervi in maniera ottimale cosa succede...perciò..immaginatevelo e tanti saluti....

ciaoo

giovedì 28 ottobre 2010

L'AUSTRALIA DEI BLUEY!!!

Ciao a tutti,

oggi abbiamo scoperto che Bluey è il termine in slang australiano usato per le persone con i capelli rossi, perciò ecco il nuovo soprannome di Gabry!!



Stamattina a malincuore abbiamo lasciato il bellissimo B&B di Caroline e Werner che oltre a rimpinzarci per il viaggio,  ci hanno pure lavato e asciugato tutti i vestiti.


Siamo partiti quindi da Mossman e abbiamo fatto una bellissima visita alla Croc farm di Hurtley dove abbiamo visto da vicino gli enormi Saltie, i coccodrilli di acqua salmastra e i loro cuginetti più piccoli e meno aggressivi Freshie di acqua dolce.

                        
                       
                                     

Vederli mangiare è un' esperienza tremenda ; a parte che quando serrano le mascelle  fanno un tonfo tipo pietrone buttato nell'acqua, e già quello vi fa immaginare che potenza hanno nel morso,e poi triturano le ossa come se fossero grissini...c'era pure una cattivissima Crocca che portava il nome del cane che si è sbranata, Sollie, un giorno che il padroncino e gli amichetti sono andati al fiume per rinfrescarsi dalla calura estiva, fortunatamente per i bambini il cane si è tuffato in acqua per primo...orrore!!!

                                     
               
Questi posti sono veramente istruttivi per i bambini australiani, che vivono in mezzo a così tanti pericoli, in un paese dove devi stare attento a fare il bagno in mare per paura di essere fulminato dalle meduse e pregare che al fiume non si aggirino coccodrilli...è una fatica stare sempre all'erta..ma d'altronde gli animali vivono sul chi va la da sempre e se il tuo paese ha deciso di salvaguardare il proprio ecosistema, non puoi far altro che adattarti.E sembra che loro lo accettino di buon grado.

Ma ci sono anche animaletti carini, mica solo brutti e cattivi..ci sono i koala che sono teneri e morbidosi, e i wallabi che sono canguri più piccoli tanto dolci che si avvicinano e si fanno coccolare.



Finalmente abbiamo avvistato anche il casuaro nella boscaglia e fortunatamente non ci ha considerato un pericolo, e poi io avevo messo davanti alla faccia..la macchina fotografica!!



Per pranzo quindi spezzatino di crocco al curry con riso e crocco burger..veramente deliziosi!! Il coccodrillo ha una carne bianca tenerissima, altro che stoppacciosa come diceva Obelix!!

Sono le 2 quando ripartiamo lungo la costa attraversando paesi di piantagioni di banane e canna da zucchero, che ogni giorno, dopo essere state lavorate dalle macchine vengono caricate sul Cane Train che attraversa tutto il Queensland, le rotaie ci accompagnano per tutto il viaggio senza sosta da Mossman fino a Ingham, nostra tappa per la notte, dove vi scriviamo da un motel stile americano, con la macchina parcheggiata davanti alla porta , ma tipicamente australiano per pulizia e ordine. Ormai siamo abituati ad avere i gechi rosa sul soffitto, con quelle manine a palla..e ogni tanto si sente quello schiocco che fanno con la coda o con la lingua..tac tac tac tac.

Anche questa sera la cucina Australiana, con chiara impronta italiana ci ha stupito e soddisfatto, la materia prima di qualità non manca, perciò granchi, gamberi e pesce in genere sono davvero deliziosi..non rimpiangeremo mai abbastanza il già citato Mojo's di Mossman che ieri ci ha deliziato con un pesto veramente superbo, considerando poi che qui non hanno pinoli e il basilico sembra più una barbabietola..



Ps ( l'australia è disseminata di animali e altre sculture giganti..nei pressi di Darwin abbiamo incontrato un Coccodrillo con i guantoni da boxe, oggi una banana gigante e un Marlin, e poi questo granchione..volendo ci sono mappe che indicano dove andarli a cercare!!! che matti!!)
Vabbè anche per oggi la giornata volge al termine per noi..alla prossima dai Bluey!!!

mercoledì 27 ottobre 2010

FEELING HOT HOT HOT!!!

Che giornata meravigliosa!!!

Stamattina sveglia alle 7 per la colazione, perchè alle 8 parte il nostro silversonic dalla marina di Port Douglas; oltre ai frutti di ieri si sono aggiunti il kiwi e la carambola, domani promettiamo che metteremo una foto del tropical breakfast..ovviamente ce la meniamo a far chiacchere con Caroline e Werner e così manca 10 che siamo ancora in casa! Gabry lancia l' Outlander per la Captain Cook Highway e arriviamo trafelati che in realtà c'è ancora tempo.

Alle 8.30 partiamo diretti ad Angincourt Reef, la porzione di barriera corallina che visiteremo con pinne e boccaglio, Gabry non sa cosa aspettarsi, lui che non ama fare il bagno vicino alle rocce (me lo ricorda..non immagina neanche lo spettacolo!), io ho già fatto snorkeling sulla barriera corallina di Sharm el Sheik, perciò me la rido sotto i baffi, che ci tengo a precisare non ho!!

 Arriviamo in alto mare e ci danno le indicazioni del caso..ci prepariamo e viaaa in esplorazione verso i coralli e il grande blu! E' uno spettacolo incredibile, pesci colorati che non badano neanche a noi, grandi e piccolissimi, ci nuoti dentro mentre arrivano controcorrente, fai un pezzo di mare insieme, finchè distratto da qualcos'altro abbandoni la loro compagnia e ti lanci all'inseguimento di uno squalo white tip..è una meraviglia, ci sono coralli di tutti i tipi..colorati, bianchi, bianchi con la punta blu, interamente viola, uno si chiama Brain Coral perchè ha proprio l'aspetto di un cervello, poi ci sono spugnoni di mare che ricoprono interi pezzi di barriera, alcuni sembrano rivestimenti di stoffa per divani!! E poi ci sono dei conchiglioni enormi, semichiusi con una membrana con 2 bocche, una sempre aperta e l'altra che ogni tanto si chiude, sembra che respiri..aspetta i pesci e zac! si chiude e se li pappa!



Quando torniamo in barca Gabriele è piacevolmente colpito, anzi a fine giornata dirà che è stata una delle esperienze più belle della sua vita! Ma non è finita! Si cambia posto, andiamo in un altro pezzo di barriera..qui il pazzo equipaggio del silversonic inizia  a farsi conoscere per quello che è: un gruppo di mattacchioni! Prima buttano del pesce in acqua così accorrono gli squali che possiamo vedere dall'alto, poi fanno immergere i divers, quelli che hanno deciso che faranno l'esperienza di oggi con le bombole per esplorare anche i fondali, e gli tirano i pesci addosso!! ahahha ci sono dei cinesi davvero spassosi!!



Finita la seconda immersione e il pranzo, l'equipaggio apre il cancelletto al piano di sopra e incita la gente a tuffarsi in mare..facciate e panciate che si sprecano, tra le risate di tutta la barca!! Poi passano con il clicker e ci contano..click click click..ci siamo tutti..via verso il terzo sito..qui ci sono anche dei grandi crepacci e nelle cavità oscure..chissà che mostri si nascondono..pesci trombetta, pesci pappagallo..dei pesci pagliaccio impostori, perchè stanno in un diverso anemone ed hanno una sola striscia bianca..abbiamo visto squali, delfini, coralli, ma nessuna traccia di Nemo, purtroppo..che abbia deciso di tornare a Sydney?? Peccato non aver incontrato neanche Scorza la tartaruga e il maestro Rey, la manta..però di Dori ne abbiamo viste a palate..chissà se hanno tutte il problema della perdita della memoria a breve termine!!!



Adesso è l'ora di prepararsi per la cena..uhhh ieri ho mangiato delle fettuccine buonissime con sesamo, aglio e gamberi locali..veramente squisiti, non avrei mai immaginato..se passate da Mossman ricordatevi di cenare da Mojo's!!
ciaoooooooooo

martedì 26 ottobre 2010

DAINTREE RAIN FOREST

Questa mattina ci si sveglia di buonora, sono le 7.30 e c'è già un gran bel sole che fa brillare il mare di Newell beach, ci uniamo alle 2 coppie di simpatici signori francesi che ci aspettano al tavolo della colazione, dove assaggiamo i frutti tropicali del Queensland : banana, spremuta di mango, passion fruit, anguria, un melone arancionissimo che non sa di melone, la star apple, che è una mela che non sa di mela che tagliata  a metà svela delle incisioni a stella e un altro frutto polposo che ha un gusto a metà tra la pera e il caco!


Con la pancia piena ci dirigiamo al Daintree River dove saliamo sul " ferry" che altro non è che una chiatta che ci porta sull'altra sponda, dentro la foresta.


Qui c'è da passarci una giornata intera tra punti di osservazione e passeggiate, così decidiamo di percorrere tutto il tragitto fino a Cape Tribulation, che così fu battezzata dal povero Capitano Cook, che deve aver pensato di aver scoperto un angolo di paradiso, poco prima di incagliarsi negli scogli.
Lo scherzettò gli costò giorni di riparazioni alla sua nave Endevour e lo portò a detestare la baia a tal punto da affibiarle il tragico nome.



In realtà, per noi che veniamo dalla boscaglia e di scogli non ne abbiamo trovati, è proprio un gran bel posto.
Purtroppo anche qui vige il pericolo meduse, perciò a parte bagnarci fino al ginocchio evitiamo di andare oltre.


La spiaggia è tutta decorata di palline di sabbia e buchi, fatti dai piccoli granchi che ci vivono dentro, da far sembrare tutto un enorme mosaico. Vorremmo descrivere quanto è bello trovarsi al mare con una foresta alle spalle, immaginiamo che non sia mutata molto da quando venne scoperta la prima volta, ma forse le immagini descrivono meglio di tante parole quello che si può provare davanti a questo esempio di perfezione.



La sosta successiva è il Mason hole, dove si può fare il bagno lontano dagli agguati dei coccodrilli, sempre circondati da una fitta vegetazione. Qui una corda legata ad un ramo alto di un albero regala momenti di divertimento dopo un lauto pranzo!




La star della foresta è il terribile quanto misterioso casuaro, un uccellone dai colori sgargianti, con una specie di corno sulla testa che a giudicare dai segnali dovrebbe continuamente attraversare la strada, ma che in realtà non è così facile da incontrare..e forse è un bene, visto che i cartelli così recitano: " se siete abbastanza fortunati da vedere un  casuaro, ammiratelo da distante, state lontani da questo animale perchè può rivelarsi potenzialmente pericoloso. Può usare i suoi affilati artigli come lame, saltando e calciando con entrambe le zampe unite!"
Dopodichè ci sono una serie di figure di un omino di fronte alla belva selvaggia che consigliano 1) non correre 2)senza voltarvi arretrate lentamente 3)se l'uccello si manifesta aggressivo mettete un oggetto solido, tipo un albero, tra voi e l'animale. Se non trovate niente a disposizione, prendete un capo di vestiario o uno zaino e mettetevelo davanti al viso e cominciate ad arretrare mooooolto lentameeeente...non neghiamo che vederlo in azione con i suoi artigli zac zac, ci avrebbe incuriosito, ma diciamo che preferiamo essere qui a raccontarvi il resto!!


Quindi niente casuari per noi..ma solo libellule, farfalle, un lucertolone troppo veloce per riuscire a fotografarlo, un granchio e tanti tanti alberi...
domani barriera corallina e ustione assicurata...

 


















lunedì 25 ottobre 2010

25 OTTOBRE..

Da oggi 25 ottobre, abbiamo un fantastico supersuv che ci porterà alla scoperta di questa paradisica regione..gentilmente sponsorizzato dalla nostra prima rete televisiva !!



Parliamo di strade..in australia ogni regione ha la sua highway che porta sempre il nome del primo avventuriero o esploratore che si addentrato nella fitta vegetazione delineando riferimenti per creare una mappatura del territorio, è bellisimo vederle nitidamente dall'aereo perchè sono delle linee dritte e infinite tra la terra rossa o tra un mare di verde.

L' autostrada che collega in verticale l' Australia da Adelaide che sta a sud, a Darwin, nell'estremo nord è la Stuart Highway, mentre quella che percorre la costa est è la Captain Cook Highway. In realtà sono strade principali, spesso con un'unica corsia per senso di marcia, ma vi assicuriamo che con questi spazi enormi non si rischia mai di trovare traffico, anzi a volte è dura incontrare altre macchine; solo in prossimità delle città hanno massimo 3 corsie, e comunque niente caselli, niente  svincoli, solo le strade minori che si intersecano.

Quindi imboccata la strada del Capitano Cook, passiamo per Palm Cove, e poi lungo tutta la costa fino ad arrivare al nostro nido d'amore..il Sea Change B&B (seafront!!) a Newell Beach, dove abbiamo la suite che comprende tutto il piano superiore della casa, con una stanza carinissima con cabina armadio, bagno con vasca ovale e gradini , salottino e frigo e una bellissima terrazza fronte mare..praticamente passi da sdraiato nel letto, attraversi la strada e ti sdrai sul telo da mare.




Per tutto il tragitto in macchina è stato un continuo di "ohhh..uhhhh..." perchè qui veramente il panorama è incantevole.

Nel pomeriggio siamo andati alla vicina Port Douglas a prenotare la nostra Reef Cruise di mercoledì, mentre domani..lo sapremo nella prossima puntata!! tanto qui , nonostante la foresta c'è la connessione!!!



ciaooooooooooo

WELCOME TO THE PARADISE

Finalmente dopo l'inferno..il paradiso..il Queensland!!




Stamattina siamo arrivati a Cairns dove l'autista maori dello Shuttle bus ci ha portato al nostro Backpackers hostel, abbiamo subito capito che qui la vita è un'altra, basta con gli stenti del Northern Territory basta afa e soprattutto basta mosche e zanzare!

Cairns è una città giovane a misura di giovani, pulita, solare, rilassata. Appena mollate le valige ci siamo fiondati alla Lagoon, una enorme piscina con il fondo di sabbia rosa/bianca che il comune ha deciso di regalare agli abitanti privati dalla possibilità di fare il bagno in mare, un pò per le meduse assassine, un pò a causa delle maree, e poi così è più sicuro per tutti, acqua alta, acqua bassa, sabbia per giocare, tanti genitori giovani con bimbi che si divertono e giocano insieme.



L'Australiano ama la sua famiglia e passare il suo tempo con i bambini, qui non c'è il genitore apprensivo che corre dietro al figlio con l'accappatoio o con il panino alla mortazza..i bimbi giocano e nuotano, sotto lo sguardo di mamma papà e dei lifeguard, che naturalmente sono giovani e cordiali.
Ve lo ricordate Scorza, il babbo tartarugo nel pesciolino Nemo? Ecco il papà australiano è così.."devi lasciarli andare" direbbe..nessuna tragedia se cade..si rialza e riprova!

A fianco un verde prato dove oggi si esibivano dei gruppi musicali, di giovani, che facevano punk, per la lotta al cancro con il palco sponsorizzato dal comune..la gente passava, guardava, applaudiva..tutto normale..nessun vecchio che si lamenta del casino, nessun adulto di mezz'età che trova deplorevole il genere musicale, tutti sorridenti e incoraggianti..questo è un altro mondo..una volta si diceva parlando di un posto magico " hai trovato l'America"..ma quale America..gli Stati Uniti non si avvicinano neanche lontanamente all' Australian way of life!!

Volete un altro esempio stupido..il bus fuori servizio, porta scritto davanti " Sorry, out of order! ", e il nostro ostello? Solo perchè alloggiamo qui abbiamo la cena gratis, e non era per niente male!
Adesso nanna..domani andiamo a ritirare il fuoristrada per andare nella Daintree Forest..occhio al casuaro dall'elmo con gli artigli taglienti sulle zampe..un salto e zac! dritto alla giugulare!!

domenica 24 ottobre 2010

il cesso d'Australia...

Diciamo che in ogni vacanza c'è il momento no, che non può essere tutto perfetto, che se non ci fossero le esperienze negative non riusciremmo ad apprezzare quelle positive, diciamo quello che volete, ma la verità è che Darwin è proprio un CESSO!



Brevi cenni storici su questa città : oltre ad essere localizzata all'estremo nord dell'Australia, e per questo motivo essere chiamata " the top end ", la città di Darwin gode, o meglio soffre, di un clima ed una vegetazione tropicale, il termometro da queste parti pare non scenda mai sotto i 25 gradi, e adesso che è ottobre, quindi non siamo ancora nel picco massimo, ce ne sono 35 con 80% di umidità! Inoltre, se nel centro dell'Australia, il problema persistente erano le mosche, qui a Darwin vi si aggiungono le zanzare, che per nulla timide, attaccano indistintamente di giorno e di notte!

Essendo affacciata sul mare si potrebbe pensare che la sua qualità migliore siano le spiagge, ma no, sbagliato, perchè a Darwin c'è l'onnipresente problema dei coccodrilli che per l'occasione sono sia estuarini che di acqua salmastra, e se non bastasse ci pensa la box jellyfish ad infestare tutto l'anno le acque con i suoi tentacoli mortali!


Il capoluogo del Northern Territory inoltre è uno stato un pò a se, in quanto è l'unico non realmente riconosciuto come tale dal resto del paese,  non possiede un governatore, ma un rappresentante che si reca a Canberra per esprimere la propria opinione sulle questioni governative ed è finora il posto meno pulito e curato che abbiamo visitato.

Nessuno ricorderà che è stata l'unica zona australiana bombardata nel corso della II° guerra mondiale, con 115 tonnellate di piombo scaricate dall'aviazione giapponese di ritorno da Pearl Harbour..così..tanto per ingannare il tempo mentre rincasavano!
Oltre a raderla al suolo, ciò ha comportato la morte di oltre 250 civili.
Successivamente, la notte di natale del 1974, visto che ancora non bastava, venne  nuovamente rasa al suolo dal ciclone Tracy, che si portò via anche 66 persone.

L'unica cosa che riconosciamo a Darwin è il museo, nel quale è stata ricreata una zona dedicata a questa catastrofe, che si può addirittura rivivere in una piccola stanza buia, attraverso l'ascolto di una registrazione effettuata da un prete quella terribile notte. Vi assicuriamo che anche per noi, che non l'abbiamo vissuto, è stato orribile, il suono feroce del vento e il rumore di lamiere divelte e portate lontano, la sensazione di impotenza e la totale assenza di luce.



Se questo non bastasse, diciamo di non aver avuto una fantastica esperienza con il noleggio del camper che avrebbe dovuto portarci a spasso per il Litchfield ed il Kakadu National park, perciò non ce la siamo sentita di allontanarci troppo dalla città..vi dico solo che un paio di ore dopo il ritiro stavamo già chiamando l'assistenza perchè il mezzo non dava segni di vita..fortunatamente in questa città di rejetti e farabutti abbiamo incontrato anche persone disponibili e gentili che ci hanno aiutato, perciò un sentito grazie alla signora del medical centre che ha chiamato l'assistenza camper e grazie all'impiegato Qantas che per ben 2 volte ci ha cambiato i biglietti per il volo che stiamo per intraprendere verso il Queensland, e speriamo che questa volta il nome corrisponda alle aspettative..

Nel frattempo, ecco a voi le florence falls





un termitaio di piccole dimensioni a litchfirld n.p.

mercoledì 20 ottobre 2010

NORTHERN TERRITORY WE'RE COMING!!!!


Ciao Amici, stiamo aspettando il volo n° 7 per Darwin, dove ci aspetta un altro camper che ci porterà in giro per i parchi naturali del nord..speriamo di trovare qualche punto di connessione per potervi aggiornare giornalmente e speriamo di aver definitivamente abbandonato le mosche, altrimenti ve lo dico, saremo costretti a comprarci la retina da faccia..non volevamo arrivare a tanto...

Per ora sparatevi questo tramonto sulle Kata Tjuta mountains!!!

a prestoooooo

THE OUTBACK PIPPI'S PROJECT !!!

Altra giornata emozionante oggi 19 ottobre nell' outback australiano, siamo ancora nel nulla perciò nessuna connessione, ma non disperiamo di potervi dare presto nostre notizie..certo se riusciamo a passare questa notte, s'intende, perchè siamo capitati al tramonto in questo posto tremendissimo dal nome Monte Ebenizer Road house..questo non è un campeggio come quelli dove abbiamo passato la notte negli ultimi giorni, ma piuttosto un luogo da film dell'orrore, quelli che all'inizio e alla fine della proiezione portano la scritta " tratto da una storia realmente accaduta.." un pò tipo "non aprite quella porta".

 Ci siamo capitati perchè volevamo macinare quanti più km per avvantaggiarci all' ultima tappa di domani che ci vedrà, se tutto va bene, far ritorno ad Alice Springs dove abbiamo noleggiato questo beone di un camper, che però si è comportato degnamente visto i 250.000 km che ha sulle spalle.
Allora, cominciamo dal principio, così se la polizia rinverrà il portatile in qualche fossa di serpenti, saprà come sono andate le cose e potrà incriminare i nostri assassini, che saranno sicuramente il gestore sdentato del roadhouse e la sua compagna, con la complicità del meccanico, che ti viene in soccorso solo se non si tratta di " too small work or too far", come recita il suo biglietto da visita.

Ci siamo svegliati al canto degli uccellini e abbiamo percorso circa 300 km che separano Yulara, la cittadina più prossima ad Ayer's Rock, creata per ospitare i turisti e il Kings Canyon o Watarrka National Park. Speravamo nella riapertura della Ernest Giles Road, che taglia una bella fetta di strada per il ritorno verso Alice Spring, ma purtroppo è ancora interrotta per allagamenti, perchè pare abbia piovuto tantissimo 3 giorni fa, e le tracce si notano anche sul nostro percorso; evidentemente questo deserto è impermeabile, perchè nonostante il caldo, le enormi pozze che si sono create non vengono assorbite dal terreno.



Dopo l'ennesima grigliata, ci siamo diretti verso il percorso che permette di salire in cima al Canyon e di girarlo tutto dall'alto, 6 km di sentiero ferroso veramente splendido, che abbiamo completato in 2 ore e 5 minuti.

Il panorama toglie il fiato, a parte il percorso che è tutto tra le rocce rosse che hanno forme e misure indescrivibili, camminiamo su 100 metri di strapiombo che si sono creati quando ad un certo punto l'altipiano si è spaccato e ha creato questa gola dal fondo rigoglioso.



 Un vero paradiso, peccato, come al solito per l'onnipresenza delle terribili mosche dell 'outback che non ti lasciano libero un attimo di goderti lo spettacolo.
E' bene che lo sappia chi di voi sta facendo un pensierino a visitare questi posti, che la situazione è assolutamente invivibile, da quando sorge a quando tramonta il sole le mosche non danno tregua, ne se cammini, tantomeno se stai fermo perchè ti assalgono e neppure mentre mangi, l'unico rifugio è l'abitacolo di una vettura, ma comunque quelle che sono riuscite ad intrufolarsi, finchè non le ammazzi non ti mollano, oppure i cessi..ecco nei gabinetti, che va detto, anche in mezzo al nulla sono pulitissimi grazie ai ranger che passano continuamente a pulirli, non ti seguono, chissà poi perchè, in quanto da noi la mosca è sinonimo di..vabbè avete capito!




Dunque dopo 6 km di croce e delizia, tormento e godimento, ci tuffiamo sul camper per arrivare qui..dove speriamo non si concluda tragicamente la nostra avventura..adesso vi lascio perchè sta bussando alla porta del camper il barista con una mazza ferrata..che dite gli apro???
ciaoooo